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1.623 Commenti

  1. Lionello

    LA VERA LOTTA DI CLASSE E’ FRA PARASSITI/SFRUTTATORI E LAVORATORI/PRODUTTORI
    Non fatevi ingannare, i parassiti e sfruttatori si nascondano e mascherano in tutti i ragruppamenti politici, di dsx, di sx, e cambiano pelle e partito, come i camaleonti, ogni volta che a loro conviene.

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    • Edmondo

      NON DIMENTICHIAMO che i parassiti si nutrono del corpo sano, lo infettano e si nutrono fino alla sua disintegrazione; ma i parassiti, purtroppo non sono i primi, ma gli ultimi a morire, se non vengono usati contraccetivi forti

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      • Edmondo

        Oltretutto io li chiamerei RODITORI.. come i topi e le pantegane vivono nelle fogne e si nutrono delle carogne
        QUINDI: LOTTA AI RODITORI E PARASSITI, se vogliamo vedere il corpo dell’Italia sopravvivere!

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  2. Belzebù

    Tranquilli, l’epoca dei falsi comunismi, e falsi socialismi, che sono quasi sempre fanulloni e demagoghi che sfruttano e spogliano gli imprenditori, sta per finire!
    Le destre in Francia stanno trionfando e si stanno ingrossando a merito dei giovani, ai quali questi falsi socialismi hanno tolto il futuro; anzichè promuovere le imprenditorialità ed il sano lavoro hanno ucciso l’impresa, e quindi il lavoro, per mantenere i loro privilegi, le loro caste e parassittismi mortali per l’economia.
    ma queste angherie stanno volgendo al termine, statene sicuri, nuove generazioni stanno arrivando, più libere e intelligenti del vecchiume che li ha e che li sfrutta

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  3. Libero Alto

    Governanti, Giudici, Professori, Burocrati, Sindacati ed Associaizoni, Statali… una massa preponderante, forse maggioritaria, che vive di stato e parassitismi, sanguisughe che odiano, o perlomeno guardano con molto scetticismo a tutti quelli che fanno impresa, li tosano e tartassano, gli spremono come limoni: IGNORANTI ! ignoranti ed egoisti fino dentro ai loro cromosoni… ignoranti perchè non si rendono conto che così continuando diventeremo TUTTI, MA TUTTI ! MOLTO PIU’ POVERI… che paese di m… ci stanno costruendo
    Uno stato dal quale i nostri figli pensano solo a scappare!

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    • Marzio67

      Ma caro libero, ti sembra che la destra sia meglio, oppure anche a destra la corruzione impera!
      La questione non è di destra o sinistra, ma di etica e di ladri cha vanno scovati e reclusi

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      • Libero Alto

        È innegabile Marzio che dove hanno governato comunisti e statalisti, hanno creato povertà e miserie; i comunisti, che ancora imperano da noi, odiano gli imprenditori e la libera impresa, con la conseguenza di far scappare, o far fallire a forza di tasse, burocrazia, leggi ed angherie, le imprese: esattamente quello che sta avvenendo da noi.
        Loro, i comunisti, combattono le imprese, i liberisti invece, combattono le povertà: con i comunisti saremo tutti più poveri, salvo i gerarchi che si arricchiranno, e fra questi ci saranno tanti corrotti e ladri.
        Tutti dobbiamo combattere i corrotti, ladri, caste e parassiti, sia se siamo comunisti sia se siamo liberisti: è una questione di dignità e sopratutto libertà e democrazia che, se permetti, con il comunismo non esiste!

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  4. Diego Ven

    Non ci sarà altra soluzione al degrado attuale che un partito di coalizione, fra 5stelle e Salvini o altri che PROMETTANO ed ATTUINO lo STOP alla corruzione, alle caste, al comunismo parassitario ed a fermare l’immigrazione deleteria e sanguisuga, SOSTENUTA E FINANZIATA DALL’ATTUALE GOVERNO, che ci sta portando la delinquenza ed il terrorismo nelle nostre case.
    I comunisti, ben numerosai nei governanti attuali, difendono sempre gli immigrati, perchè gli portano voti, difendono i ladri che sono numerosi fra gli immigrati, poichè hanno sempre sognato la spogliazione dei cittadini benestanti anche attraverso atti violenti

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  5. Evolution

    SENZA EVOLUZIONE ED INNOVAZIONE ANCHE I GOVERNI MUOIONO;
    Sono anni che seguo ConfAPRI.it ora confluita in ReteSI.org e che trovo, gli argomenti, le proposte di legge, ed i vari interventi del centinaiao di rappresentanti molto edotti, innovativi e che se ascoltati, potrebbero risolvere molti dei mali dell’Italia.
    Purtroppo i passati governanti sono stati sordi agli appelli di chi nel campo di battaglia dei mercati internazionali, ha imparato, compreso e quindi proposto le soluzioni all’Italia.
    I passati governanti, ma aimè anche gli attuali, sono tronfi e egocentrici, non ascoltano e non studiano i governi internazionali che hanno risolto brillantemente i problemi della mancanza di moneta, di crisi dell’imprenditoria e consumi o i terribili effetti di una immigrazione a dir poco caotica e mortale per la nostra democrazia!
    Il governo attuale, come i precedenti, ci stanno conducendo velocemente al caos ed alla disintegrazione sia dell’impresa, sia dello stato sociale e di sicurezza e quindi al disfacimento della democrazia.
    I precedenti governi, ma sopratutto l’attuale, stanno preparando il campo, la strada, ai partiti nazional-centratori-dittatori-populisti, poichè il cittadini non avranno altre speranze in futuro che votare qualcuno che promette misure drastiche contro lo sfacelo attuale

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  6. Terza Repubblica

    Da TERZAREPUBBLICA.it
    RENZI, ATTENZIONE CHE IL VENTO POPULISTA DEL FRONT NATIONAL RISCHIA DI SOFFIARE ANCHE IN ITALIA
    Hanno ragione quegli osservatori – Bill Emmot, per esempio – che hanno detto come l’ascesa del partito di Marine Le Pen fosse prevedibile ben prima della strage terroristica di Parigi del 13 novembre, e che dunque essa è figlia anche e soprattutto di molte ragioni – le stesse che la rendono un fenomeno europeo e non solo francese – del tutto estranee alla paura per le azioni sanguinarie dell’Isis. Il riferimento è alla capacità della destra nazionalista d’oltralpe di intercettare gli umori ribollenti di un’opinione pubblica, e del ceto medio in particolare, impoverita dalla crisi economica, impaurita per i flussi incontrollati dell’immigrazione, angosciata dalla globalizzazione di cui gli sono stati evocati i potenziali danni e non le sicure opportunità da cogliere. Insomma, frustrati nelle aspettative sul futuro, delusi dalla pochezza della politica dei partiti a vocazione di governo e dall’inconsistenza dell’Europa, oltre che spaventati dagli attacchi terroristici, i francesi hanno votato – almeno al primo turno, ma siamo pronti a scommettere che al secondo turno per il Front National non sarà la debacle che molti pronosticano – per chi ha saputo parlar loro con le parole d’rodine che in questo momento si vogliono sentir dire. E pazienza se quel linguaggio è intriso di populismo, di becero e antistorico nazionalismo – equivalente del localismo leghista di casa nostra – e offre ricette inconsistenti, di stampo peronista. Il merito non è della signora Le Pen, il demerito è di Hollande, di Sarkozy, e più in generale della classe dirigente europea che, malata di “presentismo”, non ha saputo dare risposte riformiste, pragmatiche, capaci di cogliere gli epocali processi di trasformazione in corso all’ansia di certezze che pervade la società francese come quella italiana e di tutta Europa.

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    • Terza Repubblica

      Ora, però, il tema è: si tratta di un fenomeno tutto francese o destinato a ripetersi anche altrove? In realtà, un mix di anti-politica, anti-Europa e anti-immigrazione – tre motivi di scontentezza ormai consolidati che adesso si saldano con la paura di attacchi terroristici e più in generale di dover osservare impotenti l’avanzata jihadista – si è già visto prendere forma in Danimarca, Svezia, Olanda, Polonia, Regno Unito con riflussi elettorali a destra, mentre in Spagna e Grecia la ribellione contro i partiti istituzionali ha assunto connotati di estrema sinistra. In Italia, sbagliando, prima si è pensato di essere immuni dal virus, e poi di vederlo confinato nella sola Lega di Salvini. Ma non è così. Il soggetto italiano che più risponde alle caratteristiche che hanno portato alla vittoria lepenista in Francia è il Movimento 5 stelle. E non è un fenomeno marginale, perché è già alla soglia della vittoria elettorale. Non è un caso che chi descrive il quadro politico riveniente dalla nuova legge elettorale voluta da Renzi, lo tratteggia con il Pd e i grillini al ballottaggio a contendersi la vittoria finale e dunque aggiudicarsi il ricco (e assurdo) premio in seggi. Dunque, il vero emulo della Le Pen non è Salvini – anche, ammesso e non concesso, che regga fino al momento del voto il patto con Berlusconi – ma Grillo (o chi per esso, poco importa, come dimostrano tutti i sondaggi), che già è forte e che potrebbe fare bingo se dovesse riuscire ad intercettare pienamente il fenomeno neo-nazionalista in corso in Francia e in tutto il Vecchio Continente. Ma come per la ducetta francese, il merito non è del comico nostrano, ma è demerito dei gruppi di governo, vecchi e nuovi.

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      • Terza Repubblica

        Qui Renzi, che pure è stato bravo ad aver incarnato e praticato una discontinuità tanto necessaria quanto improrogabile e di aver dato una risposta democratica e di governo a spinte populiste che avrebbero potuto già da un pezzo rompere gli argini, deve essere capace di fare un’analisi scevra dall’autoreferenzialità, se vuole evitare di vedersi travolgere dall’ondata proveniente dall’altra parte delle Alpi. A Renzi serve fare sostanzialmente due scelte, che sono poi due facce della stessa medaglia: evitare di cadere nella trappola di voler rincorrere i populisti e cambiare registro nell’impostazione programmatica del suo governo. La prima discende da due semplici valutazioni: per quanto s’impegni, Grillo sarà sempre più efficace di lui come populista; la sua sarebbe un’inutile rincorsa, visto che, come abbiamo detto, non sono i populisti a vincere ma i leader e i partiti di governo, conservatori o riformisti che siano, a perdere. E da questa considerazione si ricava la ragione della seconda scelta che Renzi è chiamato a fare, quella di ripensare la cifra programmatica della sua proposta di discontinuità rivolta al Paese. Basta con gli 80 e i 500 euro, i salvataggi degli investitori in titoli bancari in nome di una presunta “emergenza umanitaria” e altri provvedimenti similari pensati in chiave di acchiappo del consenso. Dia agli italiani una politica economica meno buonista e più incisiva, di largo respiro, tesa a rilanciare gli investimenti e ad abbassare il debito pubblico con un grande “piano Marshall” di rilancio del Paese che passi attraverso la conversione di una larga fetta della spesa pubblica corrente in investimenti in conto capitale, attraverso la messa in gioco del patrimonio pubblico, attraverso uno smagrimento della funzione assistenziale dello Stato con relativo cambiamento strutturale della Pubblica Amministrazione, attraverso una semplificazione radicale dell’articolazione del decentramento amministrativo, attraverso una riforma organica della giustizia, penale e civile. E offra la serietà di questo grande piano all’Europa per acquisire quella credibilità e autorevolezza, che oggi ci mancano, per indicare all’eurosistema la giusta strada del cambiamento, anziché abbaiare e non mordere come accade ormai da troppi anni a Bruxelles e perfino a Francoforte (nonostante Draghi).
        O fa così, o corre il rischio che la sua riforma del sistema elettorale gli ritorni sulla faccia come un clamoroso boomerang e al ballottaggio previsto dall’Italicum, come gli ha spiegato molto bene Claudio Petruccioli in un’interessante intervista su Italia Oggi, alla fine i populisti doc lo battano. Per lui pazienza, ma per l’Italia sarebbe un disastro, un esito esiziale di questa Seconda Repubblica bis.

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  7. fred

    POLITICI, troppi sono ladri e corrotti, fosse per me li rispedirei tutti a casa e rifarei le elezioni proibendo a tutti quelli indagati o che hanno fatto più di 2 mandati al ripresentarsi!

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  8. Celeste

    INNO D’ITALIA, ancora attuale, da cantare o ci sembra un’ironia, se a dirci di cantarlo sono i politici?
    L’INNO dovrebbe essere una cosa sentita, che viene da dentro, che sentiamo e quindi cantiamo all’unisono nelle celebrazioni, come fanno gli americani ed altri stati ben gestiti, gestiti da e per il popolo (e non da e per le caste!)
    Vorrei anch’io essere e sentire questo, lo stato siamo noi, mi manca uno stato in cui credere e sentire
    Ma i cittadini in larga maggioranza non lo sentono perchè vedono questo nostro stato amministrato da politici dove, la prima cosa che fanno è tosare i cittadini e pensare ai propri privilegi
    Quindi l’INNO nazionale sia io e tanti cittadini come me lo canteremo, ad alta voce, solo quando ne varrà la pena e non oggi, dove lo stato ci è estraneo, gestito da burocrati, DOVE LO STATO NON SIAMO NOI!

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  9. Massimo Colomban

    PERCHE’ LE BANCHE FALLISCONO?
    Di chi le colpe? E quello che governanti, autorità e media non ci dicono chiaramente.
    Premesse doverose, risultati di una mala-gestio, responsabilità e possibili rimedi

    PRIMA PREMESSA: I risparmi che le banche raccolgono da Enti/Imprese e Cittadini vengono moltiplicati per circa 8 volte e prestati alle imprese, enti o cittadini spesso sotto forma di mutui o prestiti.

    Se le banche sono autorizzate dal governo ad emettere, per ogni 100 euro raccolti, titoli di prestito per 800 significa che una insolvenza del 12% sui prestiti erogati brucia gli interi depositi, ed un 15% di incagli e sofferenze bruciano anche il patrimonio intero delle banche, e quindi devono ricostituirlo, con emissione di nuove azioni o titoli obbligazionari (titoli che sono rischiosi come le azioni soprattutto se permane questa mala-gestio).

    Quello che è avvenuto ed avviene nel mercato, è che a sottoscrivere azioni o obbligazioni, vengono invitati cittadini, attraverso sportelli ed operatori finanziari, che non hanno nè competenze nè esperienze per capire il rischio che i loro risparmi corrono; spesso gli operatori e sportellisti non lo dicono esplicitamente sottoponendo paginate di condizioni e spiegazioni difficili da comprendere per un normale cittadino che tende a fidarsi, quindi le firma senza capirne profondamente il rischio, e quindi così viene intrappolato con i suoi risparmi; la spogliazione di cittadini ingenui è enorme e criminale!

    Questo moltiplicatore, amplificatore di rischio, 8 volte ripeto! Non viene quasi mai detto, il 95% dei cittadini è all’oscuro! Governanti ed Autorità di controllo, uniti alle Banche e Media hanno una responsabilità grandissima: tengono all’oscuro i cittadini da questi rischi elevatissimi.

    Una soluzione di minima dovrebbe prevedere una prima pagina, cubitale, dove questi rischi, queste proporzioni di 8 volte, vengono evidenziati e fatti capire anche al popolo semplice, ai cittadini, pensionati e non esperti, in maniera esplicita e soprattutto chiara!

    Un’altra soluzione potrebbe prevedere che questi investimenti li possano fare solo soggetti esperti, non per dichiarazioni mendaci o furbastre, ma perché operano in questi ambiti con competenze, responsabilità a rischio dei propri patrimoni.

    SECONDA PREMESSA: Se basta il 5, 10 o 15% di insolvenze o incagli per mandare in crisi molte banche, come sta accadendo in questi mesi, significa che la concessione che i governanti hanno fatto alle banche, di moltiplicare il rischio, il volume dei prestiti, per 8 volte è sbagliato o comunque troppo rischioso;

    I Governanti erano coscienti di questo alto rischio! non dovevano quindi far fallire o mandare in crisi oltre il 30% delle imprese e cittadini che, avendo prestiti bancari, hanno messo in crisi le banche.

    Purtroppo con la moneta europea EURO, gestito dalla BCE e Troika Germano diretta, non hanno permesso alle economie deboli (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, … definiti PIGS: offensivamente maiali in inglese) di avere moneta sufficiente a mantenere viva l’economia.

    La Troika sperava che, con le restrizioni monetarie imposte, i governanti dei PIGS tagliassero la spesa pubblica, soprattutto quella parassitaria, incentivando le imprese ed il lavoro per incrementare il PIL e così tutti gli indici (Deficit/PIL; Debito Pubblico/PIL; Spesa Pubblica/PIL …) sarebbero ritornati solidi; ricordiamo che ad esempio la Germania ha una Spesa Pubblica pari al 7% sul PIL mentre l’Italia ha l’11% (il 50% in più).

    Purtroppo i vari governi succedutesi hanno continuato in una Spesa Pubblica non Produttiva, privilegiando una Casta Divoratrice di Privilegi, Corruttele e Parassitismi anzichè favorire Lavoratori ed Imprese come richiesto dall’Europa e come oltretutto prevede la Nostra Costituzione.

    RISULTATO: Le imprese sono in larga percentuale fallite (-25%); il PIL è calato, la Disoccupazione è esplosa, il reddito dei cittadini è calato mettendo in crisi e facendo fallire il 25% del Commercio, tutto questo ha generato insolvenze ed incagli nel sistema bancario stimati in circa 400 miliardi di euro, che stanno mettendo in crisi e fallimento molte banche.

    Le RESPONSABILITA’ del Sistema Bancario, soprattutto dei Vertici, Consiglieri ed Enti di Controllo SONO ENORMI E GRAVI; gravi per aver taciuto, e spesso nascosto le gravi perdite e nel contempo paventando sicurezza e floridezza, facendo sottoscrivere azioni ed obbligazioni, che si sono poi rivelate iper-quotate e iper-valutate, vendendole agli ignari risparmiatori, anche all’82% superiori al loro reale valore. Per tutti questi Enti e Soggetti la Magistratura deve agire, la Giustizia, se esiste ancora una giustizia nel Nostro Paese, deve accertare le responsabilità di questi disastri, imponendo, qualora le responsabilità vengano accertate, la restituzione del maltolto ed il risarcimento dei danni.

    QUALI I RIMEDI per i Nostri Governanti? Come richiesto dall’Europa, e come ha fatto la Germania, che ha visto il proprio PIL crescere del 25% mentre il nostro invece calava del 25%, dobbiamo privilegiare gli investimenti produttivi (Imprese e Lavoratori) che sono il Tesoro delle Nazioni, Imprese e lavoratori generano il 90% delle Entrate dello Stato, fra tasse dirette, indirette, contributi e IVA sui prodotti; generano il famoso PIL (Prodotto Interno Lordo) che se cresce migliora tutti gli indici di solidità di uno stato; se le Imprese crescono, generano occupazione e ricchezza per tutti i cittadini; se le imprese crescono anche le Banche ridiventeranno floride!

    Basterebbe copiare dalla Germania: tagliare la Spesa Pubblica improduttiva, favorire la crescita e sviluppo delle imprese e lavoratori! è la sola chiave per un futuro migliore!

    Massimo Colomban

    P.S.: La trasformazione in SPA delle Banche Popolari è un primo passo per avere, come nelle società private, gli azionisti che rischiano e quindi decidono in proporzione alle loro quote e quindi al rischio d’impresa che hanno accettato di correre sottoscrivendo le azioni.

    Speriamo così di veder cessare l’attuale gestione, che vede presidenti e consiglieri eletti grazie a coalizioni, politicismi o peggio interessi diversi … gli amministratori di una SPA DEVONO ESSERE PER PRIMA COSA COMPETENTI, DEVONO GESTIRE con DILIGENZA e PROFITTO nell’interesse degli azionisti e, se gestiscono senza qualità o profitto vanno velocemente rimossi.

    Per i motivi sopradetti io credo che la trasformazione delle Banche in Società per Azioni, possibilmente quotate, è il primo passo verso una gestione trasparente, che dia grazie alle azioni quotidianamente trattate il giusto valore alla Banca e permetta a qualsiasi azionista di vendere o comperare azioni in un mercato libero, trasparente e sorvegliato.

    Il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e Direttore Generale, I Sindaci di una SPA quotata hanno tutta una serie di controlli e monitoraggi che impediranno in futuro il ripetersi di valori gonfiati, di illiquidabilità delle azioni o di comportamenti, di alcuni amministratori, forse illegali ed a mio parere, sicuramente in danno agli azionisti come sta avvenendo.

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  10. SilvioUber

    La sinistra ai vertici nelle banche che spogliano i cittadini? Tutto tace e tutti vengono perdonati e tollerati incluso la Boschi che aveva padre e fratello coinvolti in banca Etruria?
    Immaginate se al governo ci fosse stato Berlusconi? Si sarebbe sollevato il mondo
    Ecco la dimostrazione che i media, all’80%, sono filo comunisti e sinistrosi poco vedenti?

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