Quali leggi, misure e azioni servirebbero per far ripartire la crescita economica?

  1. ZERO CORRUZIONE, vero e proprio cancro della società, che ruba 50-70 mld/anno pari al 3% del PIL, e che può essere definitivamente risolto con una chiara legge e DASPO (c) dal pubblico ai corrotti esecutiva dal 1’ grado di giudizio
  2. GIUSTIZIA EFFICIENTE e VELOCE
    • che rispetti la Costituzione ed il volere dei Cittadini;
    • con Giuria Popolare, max 18 mesi per grado di giudizio, il primo sempre provvisoriamente esecutivo;
    • Lavori Sociali come rieducazione e non ingolfamento delle prigioni utilizzate come pensioni a carico del cittadino che produce.
  3. SOCIALITÅ GRATUITA non per i ricchi e benestanti (Pensioni e Sanità gratuita solo per i bisognosi) copiando il sistema Australiano che farebbe risparmiare da 100 a 200 mld/anno allo stato
  4. RIDUZIONE LEGGI, REGOLAMENTI e BUROCRAZIA:
    • ogni nuova legge e regolamento ne cancella 10;
    • obbligo per Stato ed Enti all’uso digitale e della posta certificata (Zero code);
    • gli operatori pubblici siano diligentemente a servizio del cittadino e non viceversa, rispondendo dei loro atti o di omissione di atti d’ufficio (Funzionari e Politici compresi)
  5. TUTELA DEL RISPARMIO e DELLA PRIMA CASA; negli altri immobili l’IMU, ICI, TASSE sia fissata una aliquota max rispetto al reddito, fatturato o utili (fermiamo la spogliazione immobiliare delle aziende e dei risparmiatori)
  6. FLAT TAX 25% sui produttori: lavoratori, imprenditori, liberi professionisti che lavorano e producono, paghino una aliquota di tasse non superiore a quella delle rendite finanziarie (parassitarie) ed incentiviamoli a lavorare e produrre PIL!
  7. MENO STATO e più libertà di mercato
    • lo stato faccia bene il regolatore e controllore e non MALE l’imprenditore (oggi l’economia gestita dalla mano Pubblica è superiore al 70%);
    • eliminiamo burocrazie, gineprai inestricabili di norme e divieti…;
    • lo SVILUPPO (sostenibile e compatibile) sia sempre incentivato e tutelato, tutto ciò che è immobile prima o dopo perisce e muore. Una società che non evolve, innova e sviluppa genera solo miseria, degrado e disoccupazione (situazione che stiamo vivendo da più di dieci anni in Italia)
  8. IMMIGRATI: da PROBLEMA ad OPPORTUNITÅ.
    • O trovano un lavoro per mantenersi in Italia, o devono lavorare in lavori socialmente utili 5 gg (38 ore/settimana) in cambio dell’alloggio e cibo;
    • idem per tutti gli scarcerati o per coloro che beneficiano della condizionale (lavoro come rieducazione e dignità art.1 Costituzione (a)). Anziché spendere miliardi/anno per l’immigrazione ed i carcerati, spendiamoli per i figli delle famiglie di italiani: PRIMA gli ITALIANI, soprattutto quelli che fanno figli!
  9. STATO CENTRALISTA o Moderna Federazione di Macro Regioni? L’innovazione, la razionalizzazione e sburocratizzazione con riduzione della spesa pubblica è avvenuta in modo considerevole in quegli Stati che si sono dati una organizzazione snella e FEDERALE: quando la spesa è vicina alla presa il cittadino è più coinvolto e responsabilizzato.
  10. LA QUESTIONE EUROPEA: Sono e mi sento europeo. Di una Europa solidale in cui il più ricco aiuta il più povero e non, come sta avvenendo, il contrario, ovvero i più ricchi (Germania) spogliano i più poveri tramite regole monetariste da loro stessi imposte

NB: le misure 1, 2, 3 e 4 libererebbero da un minimo di 150 a 250 mld/anno di maggiori risorse che potrebbero essere utilizzate per le altre misure (dalla 5 alla 10) e per ridurre il debito pubblico; vedremo quindi un’Italia che cresce non allo 0% o 1%, bensì del 2-4% incrementando il REDDITO DI TUTTI I CITTADINI. (SI VEDA anche http://sisalviamolitalia.it/comunicato-stampa-di-massimo-colomban/ )

Note:

(a)    Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

(b)   Art.47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

(c)    DASPO esclusione per 10-30 anni o a vita dall’operare o al collaborare con qualsiasi Ente o Società Pubblica, o partecipata dal Pubblico