AdnKronos- Intervista a Massimo Colomban 9 gennaio 2019

Alla domanda se i problemi di Roma Capitale sono colpa della Sindaca Raggi,

Rispondo

  • I problemi di Roma sono in gran parte strutturali ed ereditati; se cambierà il sindaco non cambierà granché poiché i problemi strutturali possiamo sintetizzarli in questo modo:
  1. Per decenni Roma Capitale ha accumulato miliardi di debiti, oggi sono una quindicina (12 commissariati e 3 in capo al Comune e pesano sia come restituzione che come interessi)
  2. Da quanto mi risulta I BILANCI DI Roma Capitale si sono chiusi e si stanno chiudendo in pareggio, e quindi non ci sono risorse adeguate per una svolta. Roma ha la metà delle risorse per abitante dell’area metropolitana di Milano che gode di entrate più cospicue, il doppio di Roma per abitante, grazie ad un territorio più ricco e dinamico imprenditorialmente.
  3. Le Buche nelle strade, che in rapporto con Milano sono 5 volte più estese, significano 5 volte più asfalto, più buche, segnaletica, sotto-servizi (acqua, Gas, Elettricità, perimetro a verde ecc.ra) e con un rapporto risorse abitante x km di ben 8 volte inferiore;
  4. La gestione delle immondizie eredita un’azienda l’AMA, che su 7800 dipendenti ne vede oltre 1800 inabili parzialmente o totalmente al lavoro, (rapporto 10 volte più sfavorevole rispetto ad un’azienda privata) che deve smaltire il 30% in più, in Kg/abitante, di spazzatura anche dovuta all’afflusso turistico della capitale e del Vaticano (che non contribuisce in proporzione…)
  5. Mobilità e Trasporti soffrono la mancanza di BUS e di infrastrutture che sono vecchie e decrepite: ad ATAC non basteranno i 227 Bus nuovi che arriveranno nel 2019 a cambiare la situazione; il parco macchine di 2.000 Bus, di cui solo 1200-1300 escono in circolazione, ha un’età media doppia rispetto alle città del Nord; per arrivare all’efficienza di Milano, con le risorse che ATAC ricaverà nei prossimi anni, ci vorranno alcuni anni. Senza contare che sia AMA che ATAC con gli oltre 12.000 dipendenti, soffrono un sindacato spesso litigioso, che difende ad oltranza i diritti acquisiti anziché tutelare gli utenti e cittadini di Roma.
  6. ROMA CAPITALE ha quasi 50.000 dipendenti con oltre 30 partecipate; è una grande holding, una grande società che necessità di un’azione riorganizzatrice, direi ristrutturazione e risanamento dalle sue fondamenta. Nell’anno che sono stato Assessore alla Riorganizzazione delle Partecipate ho deliberato grazie alla legge Madia, sia in Giunta che nel Consiglio la chiusura ed accorpamento di 20 società su 32 (2 su 3), qualcuna sono riuscito a dismetterla prima del mio fine mandato, durato un anno come da accordi, ma le altre dismissioni ed accorpamenti dovranno essere fatti entro i prossimi due anni.

Nell’esperienza che ho passato in ROMA e prima nel ristrutturare con successo altre due società pubbliche (Sviluppo Italia Veneto e Vega Park) posso affermare, anzi dare un consiglio al nuovo governo. Roma Capitale e così come altri Comuni ed Enti Pubblici per funzionare meglio dovrebbero avere:

  1. A capo del personale, delle partecipate, delle aziende pubbliche manager capaci, esperti, che provengano da esperienze di successo di almeno 10-20 anni in altre società pubbliche o private di dimensioni similari e che siano scelti, selezionati, in relazione a queste caratteristiche con bandi pubblici.
  2. Il Sindaco, o i presidenti, di provenienza politica o non, facciano i rappresentanti ma lascino ai Manager scelti come sopra le decisioni operative e riorganizzative senza interferire.
  3. I Governanti sfoltiscano il ginepraio di leggi, spesso confliggenti ed astruse, che lasciano a troppi enti e magistratura una discrezionalità di interpretazione pazzesca, che rallenta ed impedisce decisioni veloci e pro-attive. Ogni dieci leggi se ne riscriva una chiara che non si presti a diverse interpretazioni e si applichi drasticamente contro i ladri e corrotti; la legge DASPO-Spazza Corrotti sarebbe, se applicata, sufficiente anziché mantenere un ginepraio di codicilli che lasciano furbi e corrotti a piede libero.

La corruzione diffusa e  la burocrazia si alimentano proprio di questo ginepraio.

  1. Si impongano per legge i COSTI STANDARD, il 10% dei Comuni o Enti più efficienti diventino lo STANDARD per tutti gli altri, che devono uniformarsi e, chi ha personale in esubero, in 5 anni lo smaltisca attraverso il turnover o impiegandolo in servizi produttivi per il cittadino.
  2. Fatto tutto quanto sopra, se Roma Capitale si adeguerà, dovrebbe avere come molte capitali al mondo, delle risorse adeguate come città Capitale.

Mi si permetta un’ultima osservazione, consiglio ai Governanti:

Nessun Stato efficiente nel mondo governa 60 milioni di persone centralmente; quasi tutti gli stati moderni hanno adottato un FEDERALISMO snello ed efficiente, ogni 5-10 milioni di persone al massimo lo Stato Centrale delega Regioni, o meglio 7-8 Macro Regioni ed, all’interno di queste, I Comuni, anche questi accorpati di minimo 10-20.000 persone. Responsabilizzando questi tre livelli di governo alla Raccolta e Spesa e, sappiamo per esperienza, che quando la presa è vicina alla spesa i cittadini vedranno, verificheranno, voteranno i più bravi ed efficienti e così va gestita e si realizza una vera democrazia.