La Rete SI sottolinea, come hanno già evidenziato enti internazionali e nazionali, dalla Banca d’Italia alla Corte dei Conti, che la corruzione, sempre più dilagante in Italia, stia impedendo alle imprese pulite e che operano in libero mercato di essere valorizzate. Questo, mentre coloro che tessono intrallazzi a vari livelli finiscono per avere la meglio, deteriorando il tessuto economico, le imprese e consegnando il nostro Paese alle mafie.

La Rete SI ha stretto accordi sinergici con molti gruppi, associazioni e movimenti che prevedono un’azione comune di difesa, sia giuridica sia di polizia, delle azioni che la Rete SI sta portando avanti; a queste si stanno unendo comandanti ed alti ufficiali delle forze di sicurezza e dell’ordine.

STOP_webQuesto simbolo vedrà accomunati molti blog, portali, movimenti e partiti con le forze dell’ordine, polizia, finanza, esercito e carabinieri, in difesa della libertà di comunicazione e di pensiero, della democrazia e dell’art. 1 della nostra Costituzione. Chiunque lo adotti e subisca pressioni, minacce, ritorsioni o intimidazioni da parte di individui o enti, sarà difeso non solo da tutti gli altri aderenti ma dai milioni di cittadini italiani collegati attraverso il web.

23 ottobre 2012 – Francoforte, Germania. La polizia toglie gli elmetti e marcia a fianco di Occupy. Questo ormai sta accadendo anche in Italia.

 

 

9 dicembre 2013 – Italia – Protesta dei forconi, gli agenti si tolgono il casco tra gli applausi.

Militari, polizia, carabinieri, finanza e tutte le forze dell’ordine sono con il Popolo Italiano, sono per il ripristino dei valori della Costituzione bistrattata da dei politicanti trasformatisi in casta, sono con la popolazione che soffre, sono lavoratori anche loro come noi, saranno sempre con Noi dalla parte della legge, dalla parte della Costituzione che prevede il rispetto dei lavoratori ed imprenditori e soprattutto che è il popolo sovrano, e non una casta di nominati con leggi incostituzionali! 

Alla Rete SI ha deciso di aderire anche il colonnello dei carabinieri in aus. Amedeo Berdozzo (in foto sotto), già presidente del COIR e che parteciperà anche al gruppo di Strategie e Pensiero – Think Tank Group, come tante altre persone che lavorano nelle forze dell’ordine.

Il colonnello Amedeo Berdozzo, nato a S. Urbano (PD), è sposato con Francesca e padre di Alessandra di 21 anni. E’ laureato in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano con specializzazione nello studio dei delitti connessi al mondo dell’occulto. Arruolato come carabiniere, ha risalito tutti i livelli della carriera militare. Dal 1979 al 1982  collabora a Milano con il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa e dal 1982 al 1986  a Palermo con i Giudici Falcone e Borsellino con i quali condivide l’impegno alla lotta alla mafia. Dal 1990 al 1994 opera a Napoli  e dal 1994 al 2000 è Comandante della Compagnia Carabinieri di Conegliano. Dal 2002, nell’ ambito della Rappresentanza Militare, è presidente del COBAR del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” e presidente del COIR del Comando Unità Mobili e Specializzate “Palidoro” in Roma. E’ soprattutto in tale funzione che ha avviato una campagna di proposizione di un programma massimalista per le periferie, per la ragione la verità e la giustizia.