“Riformare per Crescere”: tempo di bilanci per il 1° convegno dell’ASSOCIAZIONE SOSESI (SOrriso – SErenità – SIcurezza)  che si è tenuto a Cuneo sabato scorso 22 febbraio. Un convegno finalizzato a dare serenità e sicurezza agli italiani, nel rispetto delle regole e delle necessità di tutti, con tanto sorriso e cristiana comunione.

Nel corso dell’incontro è stata presentata l’Associazione “SOSESI”. Antonio Bertolotto, imprenditore cuneese classe 1953, inventore di decine di brevetti e proprietario di un’azienda leader nella produzione di energia verde (MARCOPOLO ENGINEERING S.p.A.), è il Presidente e fondatore dell’Associazione. Preoccupato per i continui suicidi di imprenditori e lavoratori, stanco di un’economia distruttiva per le imprese, di una burocrazia asfissiante, di una politica indifferente ai reali problemi dei cittadini, Bertolotto ha deciso di promuovere un’Associazione che potesse riportare negli italiani “Sorriso, Serenità e Sicurezza”, convinto com’è che il nostro paese potrà riprendersi presto. E convinto, soprattutto, che potremo tornare presto ai valori e all’ottimismo dell’Italia degli anni’60.

Per prima cosa, alcuni mesi fa ha cominciato un viaggio a piedi, zaino in spalla, che lo ha portato in poco tempo a raggiungere oltre 120 Comuni italiani. Ha incontrato centinaia di persone: sindaci, imprenditori, gente comune. In ognuno di loro ha trovato ulteriore stimolo ed incoraggiamento ad andare avanti. Successivamente ha trasformato la camminata in un vero e proprio tour itinerante in camper con lo scopo di raggiungere molte più città e molte più persone possibili. Un modo per avere un’unica grande voce e far sentire che c’è un’Italia che vuole ripartire e pretende di essere ascoltata. Non una protesta verso il Governo ma un modo pacato e costruttivo per gridare basta a questa politica contro le imprese. Anzi, Bertolotto è convinto che con questo movimento, questo contatto quotidiano con cittadini e imprenditori locali, “riusciremo a dare un forte contributo prima di tutto al nostro Governo, per attuare quelle politiche economiche oramai indispensabili, e poi al sistema paese tutto che attende solo la scintilla per rimettersi in moto”.

La campagna itinerante in camper, partita lo scorso 26 novembre da Roma, raggiungerà entro il 31 luglio 2014 tutte le regioni e le province del sud Italia, isole comprese. Per poi ripartire, a settembre, con la seconda parte della campagna che toccherà le restanti regioni del centro fino a tutto il nord Italia.

Nel corso del convegno Antonio Bertolotto ha elencato quelli che secondo lui sono i punti base su cui lavorare per far ripartire il sistema paese. Ha infatti già messo sulla carta i “quattro cardini strategici” del movimento: delle proposte concrete e mirate per la riforma di quattro settori strategici.
1) CREAZIONE DI LAVORO PRODUTTIVO: Ridurre la contribuzione sul lavoro a favore del dipendente e dell’azienda, premiando produttività e orari straordinari. Liberalizzare i contratti di assunzione. Istituire il contratto di “Mini-Job” con durata max di 5 anni.
2) RIVOLUZIONE FISCALE: Calcolare il reddito imponibile sulle persone fisiche, detraendo tutte le ricevute fiscali dei beni e dei servizi acquistati, utilizzando i sistemi di pagamento elettronici; Ridurre di un terzo l’Imposta su Redditi di Impresa e azzerare progressivamente l’IRAP; aumentare i gettiti d’imposta delle attività imprenditoriali e ridurre le imposte sui patrimoni.
3) ABBATTERE IL DEBITO PUBBLICO: Privatizzare 500 MLD di € di patrimonio dello Stato e degli Enti Locali attraverso la Cassa Depositi e Presiti. La contrazione straordinaria del debito pubblico ridurrebbe di oltre un terzo gli interessi passivi sul debito sovrano, contribuendo alla riduzione della spesa pubblica corrente.
4) LOTTA AGLI SPRECHI DELLA SPESA PUBBLICA IMPRODUTTIVA: Ridurre dell’1% all’anno tutte le spese delle amministrazioni pubbliche centrali e locali attraverso una serie di iniziative: blocco turn-over dei dipendenti pubblici; trasformazione del metodo di calcolo del ticket; privatizzazione di Ferrovie, Anas e Poste; riduzione delle 5 mila voci di trasferimenti correnti e contributi agli investimenti delle imprese oggi presenti nel bilancio annuo dello Stato e superiori a 25 MLD €.

Antonio Bertolotto è convinto che nel momento in cui saranno attuate tutte queste iniziative l’economia del nostro Paese potrà finalmente ripartire e la reazione a catena che si innesterà nel mondo produttivo porterà nel giro di due soli anni alla creazione di 3 milioni di posti di lavoro in particolare per giovani apprendisti, giovani studenti, mamme, anziani ed extracomunitari. “Questo – tiene a ribadire lo stesso Bertolotto – non vuole però essere uno slogan politico. E’ solo una convinzione dettata da fatti concreti. In Germania, ad esempio, dove è attiva ormai dal 2003 la formula del Mini-job, sono stati creati in pochi anni oltre 7 milioni di nuovi posti di lavoro. L’Italia ha tutte le potenzialità per raggiungere gli stessi risultati. L’entusiasmo e la forza che già centinaia di persone comuni mi hanno trasmesso in questo inizio di viaggio me lo stanno confermando sempre di più”.

Sono intervenuti, CLAUDIO MEZZAVILLA (Direttore CARITAS CUNEO), PAOLO GOTTARELLI (Fondatore “Movimento Italiano Lavoratori Uniti” e rappresentante della “RETE SI Salviamo l’Italia”), DIEGO MOZZALI (Responsabile tributario Confartigianato Cuneo), ELIO ALLARIO (Consulente Tecnico), LUCA PEOTTA (Fondatore “Imprese che resistono”), CARLO RINALDI (imprenditore cuneese), ADRIANO GIORDANA (Presidente Associazione “Domani per Tutti”), il Presidente nazionale
dell’Associazione Culturale GREENACCORD, ALFONSO CAUTERUCCIO ed ENRICO RIVAROSSA (Fondatore dell’Associazione Onlus Un sorriso per tutti ).

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