E’ una vera e propria emergenza, ormai diventata incontrollabile. A Padova l’ultimo caso: un imprenditore titolare di un gruppo editoriale, sommerso dai debiti, si è impiccato. Sale, ormai non si contano più, i casi di suicidi. E il nostro Governo cosa fa? 

Altri 1.137 imprenditori veneti, per rimanere in quello che un tempo era il ricco Nord-Est, hanno meditato di togliersi la vita, oppressi da tasse, leggi, burocrazia. A tante ammontano, in 19 mesi, le telefonate fatte da imprenditori (un centinaio non veneti) al centralino anti-suicidi. Molti quelli che, grazie al confronto e al dialogo, sono riusciti a vincere il male di vivere.

Di fronte a questo ennesimo suicidio servono, urgentemente, misure chiare e precise. Decisioni da parte dei nostri governanti che ridiano fiducia a chi vuole intraprendere in Italia, a chi vuole dare un futuro al nostro Paese, a chi crede che l’Italia possa essere salvata.

Noi della RETE SI abbiamo elaborato delle proposte per superare questa crisi: lo diremo a gran voce anche in occasione della nostra prossima manifestazione pubblica a Bologna, il 28 marzo. “Mai più martiri del fisco” sarà la richiesta che echeggerà tra migliaia di imprenditori e lavoratori e che sarà indirizzata a chi ci governa. Il 28 marzo sarà una “giornata costituzionale” che rivendicherà l’applicazione dell’articolo 1 della nostra costituzione fondata sul lavoro e quindi sulle imprese che lo creano! Ma sarà anche l’inizio della primavera italiana con lo “Switch off Italia” tutte le attività imprenditoriali e lavorative saranno invitate a spegnere le luci (e le attività) in anticipo, per dimostrare ai nostri politicanti che la pazienza è finita e che stanno lasciando l’Italia al buio!