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1.623 Commenti

  1. lessina 769

    ISIS ORAMAI FUORI DELLE NOSTRE PORTE, POREPARIAMOCI A DIFENDERCI
    Tunisia, attacco jihadista a Ben Guerdane: anche una bambina tra i 45 morti. Imposto coprifuoco
    Unità militari anti-terrorismo dispiegate a Ben Guerdane (afp)

    La città è paralizzata. Gli aggressori hanno tentato di attaccare una caserma e le strutture della polizia locale, ma l’assalto è stato respinto e hanno quindi ripiegato su altri obiettivi civili. La stampa tunisina riferisce che i terroristi hanno attaccato un’ambulanza e l’ospedale cittadino

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  2. Geremia

    TEMPESTA IN ARRIVO PER LA FINANZA GLOBALE SE I GOVERNI NON DIMINUISCONO TASSE, CONTRIBUTI E BALZELLI SU IMPRESE E LAVORO, E SE I GOVERNI NON STIMOLANO L’ECONOMIA CON FORTI E DINAMICI, OLTRECHE’ VELOCI INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE
    (Teleborsa) – Nuovo allarme per la finanza globale, che potrebbe essere investita da un altro tsunami, dopo la crisi finanziaria del 2008. L’allarme è stato lanciato dalla Banca dei regolamenti internazionali, che ha citato la scarsa efficacia delle misure espansive delle banche centrali, proprio nella settimana in cui si riunisce la BCE, “Quelli che vediamo potrebbero non essere solo fulmini isolati, ma i segnali di una tempesta vicina che si sta preparando da molto tempo”, ha detto Claudio Borio, capo del Dipartimento economico e monetario della Bri, in occasione della presentazione del rapporto trimestrale. L’economista ha infatti spiegato che “malgrado condizioni monetarie eccezionalmente espansive, la crescita nelle principali aree è stata deludente e l’inflazione è rimasta ostinatamente bassa”. Da tutto questo è derivato un effetto sfiducia degli operatori finanziari nei confronti delle misure assunte o annunciate dalle banche centrali e quindi la minore efficacia degli strumenti tipici della politica monetaria (tassi o quantitative easing). Tutte condizioni che rischiano di far scoppiare una nuova crisi. “Anche i policymakers farebbero bene a prenderne atto”, ha avvertito Borio, riprendendo un avvertimento lanciato dall’ultimo vertice del G20 a Shanghai, dove i leader dei Venti hanno convenuto che la politica monetaria non basta e che sarebbe opportuno agire su riforme, fisco ed investimenti per rilanciare la crescita. Frattanto, la BCE si prepara in settimana a lanciare nuove misure di stimolo, almeno secondo le attese prevalenti, nonostante l’opposizione dei “falchi” tedeschi.

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  3. FIN DERA

    Allarme della Bri: vacilla la fiducia dei mercati nelle banche centrali, tempesta vicina? CON QUESTE BANCHE E GOVERNI L’ECONOMIA ASFITTICA RISCHIA OGNI 1-3 ANNI DI CROLLARE; troppa finanza ed economia sociale, non produttiva, hanno portato il malato ITALIA a continue ricadute

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  4. berta54

    MORTI MISTERIOSE, CURIOSE E SOSPETTE, ed una magistratura che non trova nulla quando in mezzo ci sono POLITICI E PARTITI DI GOVERNO !?

    600 persone hanno sfilato in corteo a Siena, nonostante la pioggia incessante, per chiedere la verità su David Rossi, l’ex capo area comunicazione della Banca Mps morto la sera del 6 marzo di tre anni fa precipitando dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni; E NONOSTANTE SIANO TRASCORSI 3 ANNI LA GIUSTIZIA NON PROCEDE

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  5. RAC FOLLI

    STORIE DI FISCO
    Nel 1997 aveva lavorato come venditore a domicilio per la Vorwerk Folletto. E per questo motivo aveva aperto una partita Iva. Quell’esperienza era durata non più di tre mesi: un 45enne italiano poi era stato assunto come dipendente in un’altra azienda e pertanto aveva anche chiuso la sua posizione da lavoratore autonomo. Ma pochi giorni fa quando l’Agenzia delle Entrate è tornata a farsi viva: in una lettera spiega come la partita Iva non risulti mai definitivamente cessata, chiedendo il pagamento di una sanzione di 516 euro (172 se paga entro 30 giorni) per regolarizzare la situazione.

    Lui ricorda bene di essere stato, all’inizio del 1997, all’allora Intendenza di Finanza presentando tutta la documentazione per porre fine alla sua “attività imprenditoriale”. L’impiegato aveva assicurato che tutto «tutto era a posto». Le missiva delle Entrate, però, è perentoria: la partita Iva è inattiva, ma nell’anagrafe tributaria, secondo l’amministrazione pubblica, non compare alcuna dichiarazione di cessazione di attività. E dopo due decenni, chissà dove sono finiti gli incartamenti per dimostrare la propria buonafede.

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  6. Furia 100

    I SINDACATI SONO VERAMENTE LA CAUSA DEL DEGRADO DELL’ITALIA o comunque una delle prime cause di questo proliferare di PARASSITISMI

    I SINDACATI PROTESTANO perchè il nuovo direttore della Reggia di Caserta lavora troppo … e quindi tocca lavorare anche a loro?!!!
    ————-INCREDIBILE !!!
    …LEGGO INFATTI NEL SOLE 24 ORE che chi si lamenta di un direttore che lavora troppo dovrebbe invece «rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita!». Matteo Renzi sul suo profilo Facebook interviene a sostegno di Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, protagonista, suo malgrado, dell’ennesima querelle che investe la dimora settecentesca più visitata del Paese.
    BRAVO RENZI, AVANTI COSI’ ED AVANTI TUTTA!!! alla faccia dei parassitismi di un sindacato comunistoide!

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    • Remo S.

      CHE I SINDACATI, SOPRATUTTO ITALIANI, FOSSERO LA ROVINA DEI LAVORATORI LO HANNO CAPITO TUTTI I LAVORATORI INTELLIGENTI;
      Basta comparare quanto prendeva, in termini reali, un lavoratore 30 anni fa, oggi dopo tante, troppe, battaglie sindacali, i lavoratori prendono decisamente meno;
      BASTA GUARDARE LE TASSE, MAI E POI MAI I SINDACATI LOTTANO PER DIMINUIRE LE TASSE E CONTRIBUTI, ANCHE PERCHE’ SONO LORO A GESTIRE L’IMPS E QUINDI A TOSARE I LAVORATORI, MA STANNO BEN ATTENTI A FARGLIELO CAPIRE: CHE IPOCRISIA QUESTI SINDACATI ITALIANI: SONO UNA CASTA RAPINATRICE Ed una LOBBING DI MANTENUTI E PARASSITI… ma prima o poi, se non sono deficienti, i lavoratori si sveglieranno e gli arrostiranno…almeno credo!?

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  7. FreshNews

    la stampa di moneta della BCE è rimasta nei forzieri delle banche e di Francoforte
    CONTINUA QUINDI LA MANCANZA DI LIQUIDITA’ NEL TERRITORIO E QUINDI LA CRISI E’ DESTINATA A CONTINUARE A CAUSA DI QUESTI TESTONI MONETARISTI, che anzichè rilanciare l’economia pensano egoisticamente solo a loro stessi affamando i popoli
    leggiamo dal web:
    “”” Gran parte della liquidità legata al quantitative easing, dunque, è rimasta a Francoforte. Vediamo perché. Il motivo ci viene spiegato dallo stesso Melin: “La creazione di denaro è interrotta quando le riserve in eccesso vengono accumulate presso la Banca centrale e non diminuite attraverso un’accelerazione dei prestiti all’economia. A oggi, le riserve in eccesso ammontano a 566 miliardi di euro, con un costo che è pari a più di 1 miliardo di euro l’anno per le banche private. Benché in media dal 2008 il 65% dell’iniezione di liquidità fornita dalla Bce sia rimasto a Francoforte (come riserve di liquidità), questa proporzione è salita all’80% da marzo 2015, quando il programma della Bce è iniziato”. Se le banche hanno le mani legate dalla Bce come fanno ad erogare credito? Non possono, e difatti non lo fanno.

    Lo stesso avviene per gli stati nazionali se sono legati ai parametri di Bruxelles come fanno a rilanciare gli investimenti pubblici? Se invece vi fosse stata una reale volontà di rilanciare l’Europa, la Bce avrebbe dovuto finanziare direttamente i bilanci pubblici alleggerendo la spesa fiscale. Per esempio, destinando i fondi messi a disposizione dal Quantitative easing alla realizzazione di opere pubbliche. Ma questo è vietato dalle normative comunitarie.

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  8. gertrude76

    TUTTA LA STAMPA METTE A TACERE LE GRAVI RESPONSABILITA’ E RAPINA CHE DEI DIRIGENTI SENZA CAPACITA’ NE SCRUPOLI HANNO FATTO ALLA BANCA POPOLARE DI VICENZA
    eccovi una conclusione del giornale di Confindustria, il sole 24 ore web:
    “”””
    Una cosa è certa: la funzione “sociale” della Banca Popolare di Vicenza, 150 anni di vita, uno degli istituti che maggiormente ha fatto crescere il Veneto delle grandi industrie, delle Pmi e degli artigiani, è finita. Il tradimento provato dagli azionisti è quello per i soldi persi, ma anche quello per la scomparsa di un soggetto che il territorio viveva come fidato compagno di investimenti e crescita e che deve fare i conti, invece, con inchieste giudiziarie e accuse infamanti. Ora tutto cambia, il taglio con il passato sarà netto, nel bene e nel male.
    La Banca Popolare di Vicenza vedrà decadere tutti gli organi sociali entro giugno e avrà, poi, un cda più snello, da 18 a 13 membri, solo persone che hanno requisiti di conoscenza del credito di altissimo livello. Del resto, non c’erano alternative, come ha spiegato chiaramente il presidente Stefano Dolcetta in apertura di assemblea: «La scelta che siamo chiamati a fare impegna una nostra responsabilità, con ricadute giuridiche che potrebbero avere irreparabili conseguenze per la banca, perché ci porterebbero su un piano inclinato che può arrivare alla perdita totale di valore delle azioni e avere effetti anche dei titoli di debito come accaduto ad altri istituti»….””””

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  9. Titta-Rur55

    PREPARIAMOCI A QUESTE BRUTTE NOTIZIE ANCHE DA NOI IN ITALIA, non appena inizieremo la belligeranza, GUERRA, contro l’ISIS in Libia;
    i governanti dovrebbero informare i cittadini delle probabili conseguenze PRIMA DI IMPEGNARSI MILITARMENTE IN lIBIA!
    DAL WEB ORA”Iraq, attacco suicida ad Hillah: 60 morti e 70 feriti. L’Isis rivendica…”

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  10. TREU Benito

    INCREMENTO, ALLA FACCIA DELLA CRISI, per le tariffe idriche locali: +8,5% nel 2015; L’eCONOMIA NON GIRA, ANZI DECRESCE ed i politicanti, sopratutto locali cosa fanno: AUMENTANO LE TARIFFE per mantenere i loro livelli di spesa e sprechi;
    48.000 ENTI PUBBLICI E PARAPUBBLICI che sono più che buona amministrazione un rifugio e privilegio di politicanti trombati
    “””
    E’ quanto risulta dall’Osservatorio “Prezzi e mercati” di Unioncamere: secondo i dati dell’associazione i prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono saliti in media dell’1,8%. Tra le tariffe a controllo nazionale, il cui incremento medio è dell’1,4% “”””

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