Si è appena conclusa la fase critica e pazzesca del pagamento della Tasi e di altri adempimenti fiscali che, come un urgano, si sta abbattendo su tantissimi contribuenti del Veneto ma, immaginiamo di tutta la penisola, un ondata di lettere dell’Ag. delle Entrate che riporta – udite, udite- la data del 29/05/2014 ma ahinoi, consegnata solo in questi giorni..(v. all) con buona pace di sprechi di denaro pubblica ed inutile burocrazia! Un’altra vergogna tutta italiana.

Viene richiesta addirittura documentazione già in possesso degli uffici finanziari.!

Ricordando ancora una volta che ciò accade in un periodo critico di scadenze e pagamenti fiscali e al caos generato dalla Tasi: alla faccia dello statuto del contribuente e alle circolari ministeriali oltre alle norme tributarie previste a tutela dei contribuenti.

Le predette lettere, che ad esempio solo a Padova raggiungono quota duemila e più, richiedono tutta una serie di ricevute e documenti che hanno del paradossale: innanzitutto la data sbagliata del 29/0/05/14 mentre in realtà sono state recapitate o stanno per esserlo con una semplice busta senza data proprio in questi giorni. Inoltre, da quanto appurato, si tratta nella generalità dei casi, di documentazione già in possesso dell’Amministrazione finanziaria che non dovrebbe chiederla.

Tutto ciò sta provocando in tantissimi contribuenti che ci hanno contattato allarmati panico e rabbia verso uno Stato sempre pronto a chiedere, vessare e tartassare e mai a rendere più semplice la vita delle famiglie: invece di semplificazioni siamo sempre alle prese con mille complicazioni e spreco di denaro pubblico: chi paga per tutto questo? Perché non è stato fatto un comunicato a mezzo stampa o televisivo per segnalare questi errori ai cittadini? Già, saremmo certamente in un altro Paese se ciò avvenisse!

Complimenti per questa ennesima puntata della commedia fiscale nell’ambito del tipico italian style.

A questo punto il consiglio per gli sfortunati contribuenti caduti in questo ennesimo girone dantesco è di non farsi prendere dalla psicosi e dal panico e di adempiere,eventualmente, con tranquillità alla richieste assurde dell’amministrazione finanziaria: al massimo i 30 giorni decorrono dalla data di ricevimento e non da quella inserita nella missiva.

Nicola Ramundo presidente dell’Osservatorio del Cittadino Contribuente

LETTERA AE X CONTROLLO UNICO 2012 REDDITI 2011 (1)