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1.623 Commenti

  1. Antonio Gu

    GOVERNO, GIUSTIZIA, BANCHE & criminali a piede libero… Ma è questa l’Italia è la democrazia che abbiamo?
    Poveri risparmiatori truffati e raggirati dalle banche, spogliati dei loro risparmi ed il governo, i giudici, le varie autorità non fanno nulla???
    Ma non esiste più né giustizia ne democrazia in questo nostro corrotto e mafioso paese
    E Renzi cosa fa?!

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    • Fedele_ferri

      Finché il popolo non si rivolta contro questi criminali, ladri, farabutti e mafiosi, poiché sono organizzati come bande a delinquere e quindi di stampo mafioso, omertoso, protetti da molti, troppi poteri corrotti, finché il popolo non prende per le palle questi delinquenti e li butta fuori con la forza dalle stanze e palazzi corrotti del potere, le cose non cambieranno
      Anzi andremo sempre peggio e ci spoglieranno sempre di più

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  2. Renato.Geremia

    LE CLASSIFICHE FANTASIOSE E DI PARTE, dal web La Tribuna di Treviso leggo:
    TREVISO – Marca a picco nell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Sostanzialmente stabile, e su alti livelli, in quella di Italia Oggi. Due indagini, basate su parametri all’apparenza molto simili, con risultati molto diversi. A titolo di esempio, su sicurezza e ordine pubblico Treviso è al 16. posto nel report del Sole, seconda in quello di Italia Oggi, dietro Pordenone. Così la qualità della vita è una stella che brilla o si spegne a seconda di quali analisti abbiano esaminato la provincia gioiosa et amorosa e su quali basi.

    Ben lo dimostra la pagella finale, assolutamente brillante, che Italia Oggi assegna a Treviso. La Marca conquista il 5. posto in assoluto rispetto alle 110 province italiane prese in considerazione dalla ricerca. Perde un posto rispetto allo scorso anno, ma resta nella “top five”, assieme a Trento, al primo posto, Bolzano al secondo, a Pordenone che si piazza sul podio e a Mantova, ottima quarta. Ben diverso il risultato conseguito da Treviso per Il Sole 24 Ore: 49. posto, con la perdita di ben 26 posizioni.

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    • Rep_666

      Preparatevi! Con la feccia di immigrati che ci stanno propinando i nostri politici che vivono nella bambagia, tutta l’Italia sarà ridotta a miseria nera, e gli italiani piangano loro stessi che li hanno eletti con il loro voto

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  3. Lidia-Rom

    Bisogna fare di più! Renzi magnifica i risultati di fine anno nei suoi discorsi, in realtà, più che di crescita dovremmo parlare di sopravvivenza
    Dobbiamo puntare ad una crescita più sostanziosa è solida! Non lo zero virgola…quasi insignificante dopo un ventennio di miserie economiche

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  4. Eroe44

    Dal web, TGcom24
    Oriana Fallaci, discorso inedito del 2006: “Occidente sottomesso all’Islam”
    E’ una delle ultime apparizioni pubbliche. Il nemico in casa e le nostre vittime tra i temi affrontati …

    Alla fine di febbraio del 2006, Oriana Fallaci tiene, nel consolato italiano a New York, uno dei suoi ultimi discorsi in pubblico. L’Islam, la sottomissione dell’Occidente, le nostre vittime mai piante: tutti temi affrontati in questa registrazione recuperata dall’allora presidente della Regione Toscana Riccardo Nencini. Quella denuncia del “nemico in casa”, del nemico che trattiamo da amico, dell’Europa ridotta a Eurabia, sono parole che oggi appaiono sinistramente profetiche, dopo la strage di Parigi, ritenuta l’11 settembre europeo, dopo le nuove minacce dell’Isis.

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  5. Anselmo Primo

    auguri e rassicurazioni dai soliti politici che godono di tutti gli agi e benefit; dovrebbero obbligare questi politici a vivere come noi, con 1.400 euro a mese, con l’affitto e tutte le spese che scadono ogni mese e, perdipiù, questi politici di m… che ci tolgono a forza di tasse anche il sangue
    Ma secondo voi fino a quando può durare questa spogliazione?

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    • Roby_1978

      Tranquillo Anselmo, ora stanno togliendoci anche i risparmi, anzi, stanno rubandoci o facendoleci rubare dalle banche; poi ci tasseranno anche il patrimonio… molti già si indebitano per pagare le tasse
      FINCHE’ IL POPOLO NON SI RIBELLA VERAMENTE QUESTI CONTINUERANNO COME SANGUISUGHE!

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      • furia&forza

        Purtroppo condivido quanto dice Roby, faranno finta di far qualcosa e lasceranno i cittadini spogliati.
        Ad esempio in Veneto sembrano quasi già rassegnati (forse per questo li chiamano i polentoni?)
        Leggete quanto scriveva ieri 24 dic. La Nuova Venezia:

        “Azioni di Veneto Banca, a gennaio il primo tentativo di mediazione. Sono una ventina gli azionisti che si sono rivolti all’avvocato Angelo Lorenzon. Il caso più grave è quello di un sandonatese che ha perso 90 mila euro. Gli altri in media hanno investito dai 20 ai 40 mila euro. Risparmi di una vita in molti casi. Lo studio di San Donà ormai da mesi sta verificando la presenza di presupposti per avviare un’azione legale, tali da configurare responsabilità contrattuale e ipotesi di reato a carico della banca.

        Le persone coinvolte hanno investito gran parte dei loro risparmi, acquistando azioni di Veneto Banca e ora si trovano con un pugno di mosche in mano. «Ad aprile dello scorso anno», spiega l’avvocato Lorenzon, «si sono visti ridurre il valore delle azioni da 39,50 a 30,50 euro l’una, per poi veder fissato a 7,30 il loro valore nel caso di recesso. Praticamente una perdita superiore all’ottanta per cento di quanto investito. Ma non è tutto, perché si tratta in realtà di un recesso virtuale in quanto la banca ha fatto sapere di non avere comunque i soldi sufficienti neppure per liquidare chi vuole recedere. Quindi, oltre al danno, la beffa. Neppure alla luce dell’esito dell’assemblea del 19 dicembre scorso, che ha decretato con una maggioranza del 97% dei soci la trasformazione della popolare in Spa, l’aumento di capitale e la quotazione in borsa, il clima è mutato in meglio».

        Siamo di fronte a un problema sociale, con forti tensioni, come nel caso di un giovane azionista che, preoccupato per i suoi risparmi e visto negato il diritto di recesso, ha strattonato due cassiere della filiale di Castelfranco e si è appropriato di quanto secondo lui gli spettava di diritto. «Proprio per arginare tali episodi», precisa il legale, «dettati dalla disperazione di chi, con informazioni scorrette e inadeguate da parte della banca, si era sentito consigliare quelle azioni in quanto sicure e redditizie, stiamo cercando di aiutare gli azionisti di Veneto Banca che hanno visto svanire nel nulla i risparmi di una vita».

        A gennaio, dunque, la prima mediazione per tutelare i diritti di un assistito che ha perso 90 mila euro. Questo sandonatese ha spiegato di essere stato indotto a investire in azioni Veneto Banca nonostante i questionari Mifid, sul profilo di rischio, indicassero una condizione inadeguata per rischio di investimento e nonostante la mancanza di certi moduli di adeguatezza che
        avrebbero dovuto essere compilati dal cliente. L’obiettivo è far dichiarare la nullità di tali contratti e valutare le responsabilità contrattuali della banca in relazione al mancato rispetto del dovere di corretta e adeguata informazione.””””

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  6. Rudy

    NATALE INSANGUINATO DA ATTENTATI E TANTE BOMBE SGANCIATE SULLA TESTA DEI CITTADINI MEDIOORIENTALI ED ISLAMICI! È questo il Natale? Ci stanno riempendo le nostre città e paesi di immigrati e sbandati, senza lavoro, arroganti e mantenuti dai nostri soldi e risparmi, prelevateci dai nostri politici che ingrassano le cooperative, Caritas, preti e prezzolati

    MA È QUESTO IL NATALE CHE VOGLIAMO???

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  7. Rudy

    IPOCRITI: Media, Governativi, Cooperative, Caritas… Tutti a convincerci nel l’accoglienza degli immigrati, a convincerci che sono richiedenti asilo, mentre gli stessi governi bombardano ed uccidono questi civili con micidiali armi di distruzione di massa

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  8. Fred66

    Dal web, liberoquotidiano, le banche coop a rischio insolvenze?

    Sono tempi durissimi per i risparmiatori italiani, già traditi con le obbligazioni subordinate e il successivo decreto salva-banche per Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara che ha bruciato milioni di euro di pensionati e piccoli azionisti. Ma ad andare in fumo ci sono stati anche migliaia di piccoli risparmiatori che hanno deciso di mettere da parte un tesoretto considerevole nelle casse di alcune cooperative rosse. In tutto nelle coop ci sono circa 15 miliardi di euro, di cui 12 solo nelle novi grandi cooperative di consumo, come riporta il Sole 24 ore. In queste hanno depositato il proprio denaro 1 milione e 300mila italiani, portando il colosso del prestito sociale ad essere idealmente la ventiquattresima banca in italia. La differenza con gli istituti di credito, però, è che le coop non sono soggette alle stesse regole di vigilanza, non ci sono ispezioni della Banca d’Italia e rischi di commissariamenti. Il risultato è che non esiste la minima tutela per chi ha messo i propri i soldi e vede andare in crac la coop in questione.

    Il caso – Uno dei tonfi più recenti è stato quello di Cooperative Operaie e Coop Carnica in Friuli Venezia Giulia, travolte da un terremoto finanziario e giudiziario che ha fatto perdere a 20mila soci pensionati circa 130 milioni di euro di libretti e azioni. L’unica reazione finora pervenuta dalla Banca d’Italia è stata una consultazione pubblica, in modo da arginare la raccolta con regole poco chiare dei soldi dei risparmiatori a favore del prestito sociale.

    Il trucco – Forti dell’immagine sempre più pulita e apparentemente solida, le coop hanno saputo convincere i risparmiatori che a farsi scegliere, rendendosi più appetibili come un deposito bancario con plus di rendita, piuttosto che un investimento con capitale a rischio. Dai volantini diffusi al banco dei salumi del negozio Coop sotto casa non sembravano emergere particolari pericoli nel depositare i propri risparmi.

    Il rimedio – Eppure ora qualcosa da via Nazionale sembra muoversi, visto che Bankitalia ha detto quanto sia necessario: “rafforzare i presidi normativi, patrimoniali e di trasparenza a tutela dei risparmiatori che prestano fondi a soggetti diversi dalle banche, specie con riferimento a forme che coinvolgono un pubblico numeroso composto da consumatori”. Qualche timido giro di vite sembra arrivare come l’obbligo per le coop di non superare il limite del triplo del patrimonio per la raccolta. Possono però arrivare a cinque volte se vengono accese delle fideiussioni, in modo da garantire ai soci un rimborso del 30% dei loro prestiti.

    A rischio – I chiarimenti di Bankitalia potrebero aprire scenari ben più gravi di quelli già avvenuti sulla pelle dei pensionati fiuliani. Nel definire i parametri e le soglie di sicurezza, Bankitalia ha sottolineato che: “il valore del patrimonio da assumere a riferimento dovrà essere quello risultante dal bilancio consolidato”, cioè quello che materialmente rappresenta il situazione reale di un’azienda. Stando così le cose, in Toscana e in Umbria potrebbero tremare due colossi come Unicoop Tirreno, che vanta 122mila prestatori per 1 miliardo di euro in fondi e un rapporto prestito-patrimonio di 6,22 volte; e Coop Centro Italia, con 73mila soci e 582 milioni di euro in fondi per un rapporto di tre volte.

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  9. Fede 15

    Improvvisazione o incapacità che ci governano? Ma voi credete che questi qui che hanno fatto fallire l’italietta relegandoci a povertà incredibili e frustranti, voi pensate che questi ci tireranno fuori dai guai?
    ILLUSI
    Ma Buon Natale a tutti gli onesti silenziosi pregando Dio che li illumini e dia loro il coraggio di cambiare

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  10. IVO

    Da Liberoquotidiano, dal web
    Il PAPÀ DELLA BOSCHI… PAGHERÀ MAI?…..
    Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla lettera di un nostro lettore.

    Caro Giordano, questa Boschi è una ministra tutta d’un pezzo: «Nessun favoritismo. Se mio padre ha sbagliato pagherà». Mi chiedo solo: come? Perché mi torna in mente quando si scoprì che Luca di Montezemolo prendeva soldi per favorire incontri con l’Avvocato. Fu da quest’ultimo convocato e ci fu una riunione che non ritengo molto morbida, dato che la terza persona presente era Romiti. Luca ammise. Montezemolo fu punito severamente perché Agnelli gli procurò una posizione alla Cinzano (non come impiegatello, credo). Dato questo precedente, non vorrei che il padre della Boschi venisse punito facendolo diventare Presidente della Banca d’Italia.

    Giordano Citterio
    via mail

    Non so perché le sia venuto in mente quel fatto lontano, ma in effetti andò proprio così. Nel maggio 1985 Luca Cordero di Montezemolo ammise di aver incassato denaro per introdurre vari personaggi ai piani alti della Fiat. Le mazzette di denaro venivano consegnate dentro un libro vuoto di Enzo Biagi (libro vuoto e tasca piena, ça va sans dire, così è cominciata la carriera illustre di Montezemolo). E fu proprio Cesare Romiti a cacciarlo: «Lo licenziai in tronco», ha raccontato, «anche se formalmente risultò che si era dimesso volontariamente». Montezemolo fu nominato amministratore delegato della Cinzano International, organizzò l’avventura di Azzurra all’America’s Cup e due anni dopo prese in mano l’organizzazione dei mondiali di calcio del 1990 (disastri economici e cattedrali nel deserto comprese). Da allora non si è più fermato. E anche l’anno scorso quando è stato cacciato dalla Ferrari per gli scarsi risultati ottenuti, si è portato a casa ben 27 milioni di buonuscita… Il caso del papà della Boschi, ovviamente, è molto diverso da quello di Montezemolo, sia per l’età del soggetto in questione, sia per il tipo di comportamento (al momento lui non è nemmeno indagato), ma capisco il timore che sta sotto il suo ardito paragone: come mai c’è gente che cade sempre in piedi? Perché, anzi, ogni errore si trasforma per loro in uno scatto di carriera? Dubbi legittimi, s’intende. Basti pensare che il direttore generale di Banca Marche, responsabile di cotanto sfascio, se n’è uscito con una doppia liquidazione di 7 milioni di euro e una lettera d’encomio del consiglio d’amministrazione. Dunque lei ha ragione a chiedersi: come pagherà gli eventuali errori il papà della Boschi? Ma prima bisogna rispondere ad un’altra domanda: gli eventuali errori, il papà della Boschi, li pagherà mai?

    di Mario Giordano

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    • Belzeblu

      SCANDALI E CRIMINALI DELLE BANCHE, che hanno rubato e spogliato i cittadini, BASTA FARE COME HANNO FATTO NEGLI USA: sequestrare i beni ed i proventi (super stipendi e benefici/liquidazioni) di tutti gli alti dirigenti, consiglieri, presidenti e vice presidenti degli ultimi 10 anni, si fa una indagine approfondita e si condannano a pagare tutti i cittadini truffati.
      NON ESISTE CHE CHI HA APRE FFITTATO, CHE SI È ARRICCHITO, CHE HA COMPERATO AEREI E SI È DATO BENEFIT, SE NE STA A GODERLI MENTRE I POVERI CRISTI, CITTADINI, SONO STATI SPOGLIATI ED IMPOVERITI!!!
      Giustizia dove sei? Se ci sei batti un colpo!

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