Si terrà a Bologna venerdì 28 marzo, su iniziativa del Movimento Italiano Lavoratori Uniti – Rete SI, l’inziativa “Mai più martiri del fisco“, un incontro propositivo non solo di denuncia, ma soprattutto di presentazione di proposte in grado di liberare i cittadini da un fisco iniquo ed oppressivo, una vera e propria piaga sociale che ha portato, negli ultimi anni, centinaia di lavoratori al suicidio.

“Tutti pagherebbero le tasse, se fossero eque e giuste! Cancelliamo subito le ingiustizie di un fisco disumano: quando Equitalia applica sanzioni del 60% oltre l’aggio, uccide il cittadino”. E’ il messaggio di denuncia oggetto della manifestazione, durante la quale verranno presentate proposte in grado di liberare i cittadini da un fisco iniquo ed oppressivo, una vera e propria piaga sociale che ha portato, negli ultimi anni, centinaia di lavoratori al suicidio, ben uno ogni 2 giorni solo nel 2012 (dati Link Lab, Laboratorio di ricerca socio-economica dell’Università degli Studi Link Campus University).

L’obiettivo dell’evento, che si terrà al Novotel Bologna Fiera alle 19, è quello di gettare le basi per creare una costruttiva dialettica con la politica, l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia attraverso una serie di azioni che abbiano l’obiettivo di dire basta ai martiri del fisco. Questo evento rappresenterà un ulteriore momento di confronto con la cittadinanza e con i mass media su quello che è senz’altro il tema centrale per l’economia oggi, ossia la riforma della fiscalità. 

Si deve partire da una nuova ed allargata definizione del termine “lavoratore”: una società per ben funzionare necessita di persone che lavorino sentendosi ognuna indispensabile indipendentemente dalla propria qualifica. Solo così il grande ingranaggio dell’economia e dei rapporti tra lavoratore e lavoratore potrà funzionare al meglio. Dobbiamo dare priorità ad una nuova etica del lavoro, e il desiderio di ogni lavoratore di dare il meglio e il massimo di sé sublimerà il lavoro stesso in una sorta di religiosità che richiama Papa Wojtyla quando disse che ognuno di noi attraverso il proprio lavoro si può guadagnare la santità.

In quest’ottica dovrà essere riproposta come centrale, per tutti i cittadini, una coscienza civica, e perché no, la reintroduzione dell’educazione civica a livello scolastico. La coscienza civica, abbinata ad una più gratificante coscienza del lavoro da parte di tutti i lavoratori, risulterà la chiave per debellare il cancro della burocrazia e ridare impulso all’ormai dimenticato concetto di meritocrazia.

Il Comune di Bologna il 28 marzo intitolerà una targa a Giuseppe Campaniello, l’artigiano che si diede fuoco due anni fa di fronte all’Agenzia delle Entrate (leggi notizia)

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