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1.623 Commenti

  1. GAIA MONCENIGO

    L’EUROPA FRANCO TEDESCA SALVA LA BANCA TEDESCA NORDLB E “APPARECCHIA” CON IL MES LA FINE DELLA GRECIA PER L’ITALIA

    Di fronte ai soldi pubblici autorizzati dall’Europa franco tedesca in favore della banca fallita tedesca NordLB non ci dovrebbero essere più dubbi sull’Europa franco tedesca pan germanica e Merkel macroniana Uber Alles, vale a dire sopra noi tutti altri Stati membri europei.
    Se il bail in contro l’Italia non è bastato, adesso con il Mes approvato di nascosto da Mattarella , cioè Alpa/Conte/Napolitano con Prodi, Franceschini e tutto ciò che resta dello stra sconfitto – dagli italiani- Pd, non ci dovrebbe essere più nessun dubbio. Di cosa? Del fatto, evidente, che l’Europa franco tedesca sta fregando l’Italia, o meglio avrebbe già voluto così come vuole e prova, tenta tuttora di fregarci , mentre gli italiani vi si oppongono votando appena possono e quando possono contro questo scempio di noi tutti, del nostro Paese. La fine economica traumatica dell’Italia era già in programma, “a giro”, dopo la Grecia. La abbiamo fermata noi, cari italiani, con il nostro voto contro Renzi e il suo referendum che prevedeva tra le righe, non detta, la cessione totale di sovranità a questa maledetta Europa franco tedesca. L’abbiamo fermata noi tenendo duro sul voto , cui non ci fanno guarda caso andare, nonostante Mattarella applaudito da chi, Pd, vuole tenere ancora per sè, inaudita altera parte contro qualsivoglia regola della democrazia, lo scettro del Paese e quirinalizio (da cui si comandano le procure e tutti i processi e giudizi in Italia) n mano comunista sinistra.
    Cari italiani grazie. Cara maggioranza degli italiani grazie. Ce la faremo.
    Il problema oggi, in Italia, è riuscire a votare.
    Bisogna pensare e capire come riuscire ad andare a votare. Premere su Franceschini in modo che abbia da perdere là dove oggi ha, senza averne nè voti nè legittimazione alcuna, tutto da guadagnare alle spalle e danno per tutti gli italiani . Montare a neve Matteo Renzi cui Franceschini avrà assicurato sinistramente prendendolo per i fondelli che non proseguiranno se starà buonino adesso, con l’attuale governo e manovra da pagliacci . Mattarella agisce cioè come Napolitano ieri. Uguale. Preferirà Renzi rimetterci tutto o mille volte di più trascinare giù questo governo della vergogna pd piuttosto che lui solo? L’irregolare Conte -in cattedra universitaria come al governo mai eletto da nessuno degli italiani- non preferirà tornare alla chetichella nel marciume del sistema universitario pubblico italiano prima che si scopra completamente come Alpa lo ha assicurato con il trucco a nostre spese a vita?
    In Italia è oggi necessario chiarire bene a tutti gli italiani che, lungi dall’applaudirlo, Mattarella sta distruggendo l’Italia. Dietro il Mes , alla chetichella e di nascosto, c’è infatti Sergio Mattarella che “opera” sornionamente così, nascondendo la mano . Mattarella, nominato allora dal solo ineletto Renzi, è contro gli italiani? Il problema è che sbaglia , va nella direzione sbagliata, perché è a dir poco male consigliato dai Pd. Per il bene dell’Italia deve tornare a fare il presidente della Repubblica vale a dire non deve fare politica, per di più sbagliata sinistra. Il Presidente della Repubblica in Italia è un mero omologatore, come un semplice notaio , di ciò che decide il Parlamento votato ed eletto dagli italiani. Invece qui c’è il Mes che parla chiaro.
    Torniamo alle regole stabilite, torniamo alla democrazia, torniamo a votare – spesso – in Italia.

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    • Ada

      MES forse, dico forse, c’è un altro lato della medaglia?

      Con il MES approvato l’Italia verrebbe commissariata se non riduce il debito pubblico
      I ns. governanti farebbero fallire banche è risparmiatori facendoli incazzare

      a questo punto verrebbero eliminati dal parlamento! I cittadini li caccierebbero!

      Rimane il fatto, e concordo, che l’EUROPA FRANCO TEDESCA o meglio TEDESCO FRANCOFONA comanda, detta leggi, vuole appropriarsi, senza dubbio dei risparmi degli italiani…. su questo non ci piove

      E purtroppo, prima che i nostri governanti prendano coscienza di questo, con il MES, noi verremmo spogliati????

      QUESTO RIMANE IL DILEMMA

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    • Direzione ReteSI

      LA DIREZIONE DEL BLOG RETESI.ORG SI DISSOCIA DALLE AFFERMAZIONI PESANTI CONTENUTE NELLO STESSO

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    • MASSIMO COLOMBAN

      MODERIAMO TONI ED AFFERMAZIONI !
      C’è già un parlamento, nominato dagli italiani, che dovrebbe tutelare i ns. interessi e che dovrebbe non farsi soggiogare da poteri ed interessi contrari all’Italia
      Sensibilizziamo questi poteri al fine che verifichino per tempo leggi ed adesioni EUROPEE, come il caso MES, che potrebbero ledere gli interessi e l’Art. 47 DELLA ns COSTITUZIONE

      O meglio prima di approvare qualsiasi legge o regola europea, dovrebbero verificare che le stesse non siano in contrasto con la Nopstra Costituzione… come mi sembra già fanno i Tedeschi!

      Non condivido le esagerazioni ne tantomeno le accuse non provate da fatti o documenti

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  2. CALFA

    Quattordici anni dopo Steve Jobs (12 Giugno 2005, uno dei momenti storici della giovane storia della tecnologia informatica) ieri Tim Cook ha pronunciato a Stanford il suo commencement speech.

    E al di là della solita retorica iniziale il messaggio chiave è estremamente concreto

    Dopo la crescita spropositata stiamo entrando nella fase della regolamentazione del tech. Ne parleremo altre volte perché questo è un tema che segna e segnerà la nostra epoca

    Il messaggio chiave di Cook, che già alcuni mesi fa è stato chiaramente esplicitato è stato (link su youtube 3 minuti a partire dal settimo se volete ascoltarlo, potete inserire anche sottotitoli in italiano)

    noi “Apple” tuteliamo tutti i nostri clienti, la loro privacy, non vendiamo dati, non andiamo regolati perché a differenza degli altri big noi siamo la garanzia della tutela della libertà dei nostri clienti.

    Questo è il messaggio chiaro del CEO di Apple, seguiremo gli sviluppi perché ci saranno e saranno importanti

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  3. GAIA MONCENIGO

    La stabilità finanziaria dell’Italia si garantisce ricontrattando e rimodulando questa Europa, dando vita ed entrando, nella nuova Europa . L’ Europa franco tedesca di Merkel e Macron (prima di Sarkozy e di Hollande) ha mirato a sdrenare il nostro Paese perché ,non solo ha imprese dalla forza competitiva formidabile nell’intero mercato globale – e, dal punto di vista franco tedesco, da azzoppare e sdrenare a proprio vantaggio quantomeno in termini di eliminazione competitiva o di vera e propria “colonizzazione” franco tedesca – ma ha (abbiamo) anche un livello notevole di risparmio che, inutile dirlo, fa gola e che si cerca e vuole mettere sul piatto europeo o , quantomeno, assottigliare, comprimere, fiaccare, attingere e azzerare. Nella versione più soft si può dire che questa Europa attuale ha utilizzato ed utilizza, fa riferimento a parametri economici vecchi e obsoleti non più in grado di cogliere la realtà vera, e poi dare (così come ha dato) ed emettere (così come ha emesso) una propria “medicina” o meglio trucco e tranello negativi e nefasti. La distruzione e l’annientamento della Grecia da parte di questa Europa è e fa da riprova delle letture errate e tragicamente sbagliate date con aggressività prepotente dalla politica burocratica europea. La Grecia è stata drenata e affossata. Dopo la Grecia, Francia e Germania hanno (avevano) stabilito fosse il nostro turno, il turno dell’Italia. Così fino alla sola Europa tedesca francese “Uber Alles” (sopra e al posto di tutti gli altri Stati membri).
    Dato oggettivo é che, dal punto di vista finanziario, l’Italia prende ed assorbe meno di quanto non ceda e dia a questa Europa, ed in quantità superiori al debito pubblico. L’Italia cioè noi tutti costituiamo e siamo ainoi la risorsa economica per tutti gli altri Paesi Ue. Tale è la realtà, questa la verità. Interi Paesi divenuti nel tempo Stati membri d’Europa hanno letteralmente arricchito se stessi con il risparmio degli italiani. Negli anni più recenti siamo arrivati persino al paradosso, cioè quegli stessi Stati membri i quali, resisi ricchi, ci hanno “spiegato” e “spiegano” follemente quanto siamo “colpevoli” e soggetti a procedure politiche ed economiche di infrazione ricattatorie e ritorsive. Al contrario sono le stesse strutture ed istituzioni europee che devono oggi essere sottoposte a profonda e corposa revisione nel loro impianto e sistema complessivo, in quanto non solo non sono in grado di esprimere l’autentico spirito dell’Europa unita ma essendosi dal 1997 circa incancrenite ed attorcigliate su regolamenti tecnicamente giuridicamente illegittimi e privi di valenza ed efficacia erga omnes. Questa stessa Europa, alle ultime elezioni europee è fortunatamente finita, scaduta, oggi è priva di legittimazione, una realtà sbagliata e – tuttora – un pessimo ricordo (da dimenticare facendo però i conti della serva per riportare in ordine la razionalità ed armonia dei conti comuni europei). Ognuno deve fare la sua parte. L’Italia ha l’onore e l’onere oggi di comunicare la necessità della rimodulazione proprio al fine della sopravvivenza dell’Europa medesima.
    Il peso di ciascuno Stato conta in termini di strategie politiche economiche internazionali e quindi europee. L’Italia è “pesante” in Europa. Questo non significa che sovranisticamente l’Italia si debba isolare e fare da sè. Ripeto nessun sovranismo e nessun isolamento, perché le guerre sovranistiche commerciali presto declinano e deragliano, si trasformano in guerre tra le valute anticamera di guerre storicamente note. Dunque nessun isolamento e nessun sovranismo, ma comunicazione pacifica costruttiva da parte dell’Italia, forte e con alle spalle l’accordo Italo-statunitense con Trump e il dato e stato di fatto Brexit del Regno Unito, della impellente necessità di ricontrattare, rivedere e revisionare l’esistente fuori strada. La nuova Europa deve ricostruire la fiducia andata in frantumi con la crescita reale ed effettiva. A ciò si deve provvedere con investimenti significativi che in un primo momento – per il prossimo quinquennio – facciano da manleva della crescita e fiducia comuni europee. I problemi non sono nello spread o nei debiti pubblici ma nel sistema complessivo europeo che deve essere ricontrattato e rivisto, revisionato, anche per ricomporre i debiti pubblici eccessivi e per abbassare gli spread. Ciò deve essere fatto ricalibrando a nostro vantaggio l’euro ed i tassi di interesse, l’euro deve essere modulabile, non fisso. Si fa eliminando la rigidità di Trattati europei che peraltro non parlano affatto di austerità e irrigidimenti ma solo di crescita progressiva comune in base ciascuno Stato membri alla propria politica economica. La quale può e deve tendere alla crescita generale e complessiva degli Stati dentro l’Europa. La revisione totale delle strutture portanti Ue, che devono essere politiche affatto burocratiche, e devono rappresentare e rispondere politicamente responsabilmente – che significa che devono rispondere di ciò che fanno verso – ai cittadini europei, mai chiuse ed autoreferenziali, strapagate.
    Il percorso è lungo. È come una casa cadente e vecchia da rifare da capo a piedi. Se non si fa niente crolla, come sta crollando questa Europa. Quasi quasi sarebbe peraltro meglio costruire ex novo la casa su un terreno sgombro. La nuova Europa deve imporsi e crescere, affermarsi sulla revisione e sulla ricontrattazione di ciò che c’è , ormai scaduto, superato. Rimane da incamminarsi e percorre la strada .

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  4. CALFA

    FCA ha ritirato la sua offerta di fusine con Renault

    il motivo starebbe nella reticenza dello stato francese nell’approvare l’operazione

    Ieri nel CDA che doveva dare via libera i due consiglieri rappresentanti del Tesoro francese avrebbero insistito nel chiedere di posticipare il voto
    Tutti gli altri consiglieri avrebbero votato a favore tranne quello di Nissan (astenuto) e quello di un sindacato (voto contrario)

    vedremo gli sviluppi

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  5. GAIA MONCENIGO

    Chi ha fiducia nella giustizia italiana?

    A giudicare dal comportamento e dalle azioni di Palamara, non c’è certo da avere nessuna fiducia nella giustizia italiana. Una non/giustizia??? piuttosto…. forti dello stipendio pubblico …… per concorso pubblico …. , gestiscono nomine e stipendi pubblici. ……………………………

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  6. CALFA

    Raramente passo in rassegna dati come quelli qui sotto (perché penso che ognuno se li possa guardare autonomamente), ma in questo giorni stiamo vivendo alcune situazioni peculiari e penso sia utile focalizzarle (in particolare nelle settimane che ci portano alla nomina del successore di Draghi

    Il decennale tedesco sta ritoccando oggi i minimi storici di rendimento -0,195% è vicino al livello toccato a luglio 2016 (-0,205%). Tutte le scadenze sotto i 10 anni sono (da tempo) per la Germania negative
    Questo è un segnale di sempre maggiore risk off. Si paga dazio per comprare i titoli considerati più sicuri in Europa
    Tenete presente che con inflazione attesa in Germania di 2% chi compra questi titoli ha rendimento reale negativo annuo di 2.2%!!

    Tutto ciò in un momento in cui praticamente tutta Europa (con la nostra autorevole eccezione) ha tassi negativi e si fa pagare per farsi prestare soldi

    Noi ovviamente siamo in controtendenza. Con alcune situazioni veramente avvilenti
    Oggi il BTP a 5 anni rende (per la prima volta nell’era moderna credo) più di quello greco!!! ci finanziamo a 5 anni a tassi più alti dei greci

    Se ci spostiamo sul 10 anni al di là del ben noto spread di 280 punti con il Bund paghiamo anche 180 punti in più del Portogallo

    Questo ci da l’idea del rischio in questo momento percepito su di noi. In un mondo con un’enorme liquidità alla ricerca spasmodica di rendimenti positivi noi dobbiamo pagare rendimenti di gran lunga più elevati di altri paesi che hanno economie enormemente meno sviluppate della nostra

    In tutto questo (non diciamolo a Trump, che è forse troppo impegnato con cinesi e messicani) l’Euro è sui minimi da due anni contro dollaro

    Per parlare di America il mercato ormai prezza come quasi certo un taglio dei tassi americani entro fine anno

    Lo si evince dalla curva americana (che è invertita in alcuni tratti) e in cui il tasso a 1 anno è sostanzialmente uguale a quello a 10 anni, entrambi intorno a 2.2%

    Il rendimento del 2 anni americano è passato da 3% a 2% in meno di 6mesi

    L’inversione della curva può essere vista come un segnale del fatto che i mercati si attendono un rallentamento dell’economia americana

    vedremo se avranno ragione

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  7. RETESI

    Germania: quel surplus di bilancio che non piace a nessuno

    –di Marcello Minenna*
    alla lettura dei dati più recenti rilasciati dall’istituto di statistica tedesco, emerge come nel 2018 la Germania abbia centrato 2 risultati notevoli: un surplus di bilancio da parte del governo dell’1,7% del PIL (58 miliardi di €, il più alto degli ultimi 30 anni) ed un surplus delle partite correnti pari al 7,3%, di poco inferiore ai massimi del 2016. Questi surplus gemelli rendono la macchina industriale/finanziaria tedesca il più grande esportatore di merci e capitali al mondo, in un momento in cui anche l’export cinese sta subendo un rallentamento evidente per via delle tensioni commerciali con gli USA.
    LEGGI:
    https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2019-05-26/germania-quel-surplus-bilancio-che-non-piace-nessuno-092830.shtml?uuid=ACdECwI&refresh_ce=1

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  8. CALFA

    Nelle prossime settimane si comporrà lo scacchiere che porterà alla scelta delle persone nei ruoli chiavi in Europa
    Io penso che la casella più importante per noi sarà quella della presidenza BCE. Non perché non creda al primato della politica,
    l’OMT (cioè il piano che segue le famose dichiarazioni di Draghi a Londra nel 2012 nasce a seguito del via libera tedesco, tacito, ma politico è una scelta politica),
    ma perché ci sono certe situazioni in cui contano anche le persone che occupano certe posizioni e se non ci fosse stato Draghi in quel posto non è detto che le cose sarebbero andate nello stesso modo

    E viste le dimensioni del nostro debito pubblico e l’andamento della nostra economia, pensare che nei prossimi 8 anni non ci saranno situazioni di stress che ci potrebbero fare molto male è un atteggiamento molto forse troppo ottimista

    E quindi, per finire, conterà tantissimo lo scenario politico, ma anche chi sarà al posto di Draghi quando, speriamo mai ci saranno situazioni simili di stress

    Ciò detto qui riprendo alcune considerazioni colte in alcune recenti letture

    La Germania e in particolare l’economia tedesca ha un interesse strategico di lungo periodo molto importante nel mantenere e perseverare lo Status Quo Europeo (per chi volesse approfondire in maniera gradevole e discorsiva c’è il libro di Federico Fubini “per Amor Proprio”)

    L’Italia si siederà al tavolo delle negoziazioni nella formazione peggiore in assoluto con una maggioranza fatta di due partiti che in Europa non contano niente e sono in alleanze che non contano niente (qui riprendo alcuni stralci dell’ intervista di Enrico Letta ieri al Corriere) e con una punta di diamante, il Primo Ministro, che è certamente una brava persona, ma che occupa una posizione chiaramente più grande di lui

    In questo scenario (qui esprimo una considerazione personale) la nostra forza principale sarà il timore degli altri (principalmente i tedeschi) che l’Italia non diventi un problema

    Ma la nostra debolezza principale potrebbero essere (e speriamo così non siano) atteggiamenti arroganti che forzino (magari volutamente) poi gli altri a prendere decisioni che ci possono fare del male

    Weidmann è certamente gradito ad una parte (non a tutta) l’opinione pubblica tedesca ed è sicuramente uno dei candidati più adeguati al posto di capo della BCE. Ma Weidmann è stato uno dei più forti oppositori dell’OMT. La credibilità del piano e quindi la sua efficacia poggi anche sui soggetti che garantiscono quel piano
    Con lo spread a 280 punti e prospettive di crescita non eclatanti per il nostro paese un’ulteriore impennata dello spread, porterebbe a valori problematici e difficilmente sostenibili

    Secondo Mark Schieritz giornalista di “Die Zeit” la cosa sarebbe già stata discussa da alto livello e Weidmann si presenterebbe in caso di sua candidatura senza negare il passato, ma con frasi di “apertura”

    Ci sono un paio di altri fattori che parlano contro una candidatura di Weidmann. La prossima crisi economica europea richiederà interventi tempestivi e decisi (cosa non accaduta nel periodo 2011 e seguenti), Weidmann non appare proprio per cultura e indole la persona adatta a gestire una situazione del genere

    Giusto o sbagliato che sia in questo momento in europa c’è la sensazione di una Germania dominante, avere anche un tedesco alla BCE potrebbe non essere una scelta opportuna e non è detto che la Merkel spinga per uno scenario del genere

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  9. AvvFrancCopert

    Se volete l’autonomia è adesso il momento per averla. I 5 stelle manderanno giù tutto pur di non perdere la poltrona. È adesso il momento per la vostra autonomia

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  10. uldericobatt

    Finalmente gli italiani hanno capito come votare; con l’assistenzialismo non si va da nessuna parte, con più lavoro, più occupazione, più reddito per i cittadini cresce il PIL ed il debito pubblico ritorna controllabile
    FINALMENTE HANNO SMESSO DI VOTARE CHI PROMETTE WELFARE

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