Al nostro primo ministro Matteo Renzi: quello che hai detto, e il programma che hai annunciato, va nella strada giusta, ma fai presto, ferma la tragedie!

Noi della Rete SI vi abbiamo suggerito come uscire dalla tragedia e dare scacco alla crisi in tre mosse.

6 TRAGEDIE E 5 MORTI, solo nel Veneto OGGI! LA CRISI MORDE ED UCCIDE, senza pietà!

Le tragedie raccontate dal Gazzettino.it: 

  • CONEGLIANO – Urla, spintoni e un volo di 28 metriCosì il figlio ha ucciso la madre leggi
  • MONSELICE – Trovato morto il 17enne scomparso: ripescato vicino alla bici leggi
  • PIOVE DI SACCO – Trentenne si impicca in casa: trovato ancora vivo dalla madre leggi
  • MONSELICE – Si lascia investire da un treno: una 15enne tenta il suicidio, salva leggi
  • MUSILE DI PIAVE – Artigiano edile tenta di dar fuoco ​alla casa e poi si impicca leggi
  • ALTO ADIGE Travolto da un muletto nella segheria: ​muore il titolare dell’azienda leggi
  • SAN BIAGIO Non riesce più a pagare l’affitto si getta dal ponte: è gravissimo leggi

ELEMENTARI CONSIDERAZIONI CHE VENGONO SPESSO DIMENTICATE O TRASCURATE DAI GOVERNANTI:

ENTRATE dello Stato ca. 700-750 mld/anno

Entrate generato dalle imprese e loro lavoratori:

–       Imposte dirette lavoratori IRE  =  200

–       Contributi sociali dal lavoro       =  220

–       Imposte indirette dai prodotti   =  220

–       Imposte dalle imprese IRES        =    40

Totale da imprese e loro lavoratori          680  (90% circa)

Da altre tasse ed entrate varie                     70   (8% circa)

 

SPESE dello Stato ca.  800-850  mld/anno

–       Pensioni e socialità   300 (< 280°- >  320*) 36%

–       Dipendenti pubblici  170 (< 160 – >  180)    20%

–       Servizi ed appalti       140 (< 110°- > 150)   17%

–       Sanità                              100 (> 105 – >  120)   13%

–       Interessi + costi UE    110 (< 60   – >  120)   14%

° Effetto di una salutare ristrutturazione della spesa pubblica (con legge anticorruzione)

*Trend spesa attuale

 

Senza imprese non ci sarebbe occupazione e lo Stato fallirebbe perdendo il 90% delle proprie entrate. Non ci sarebbero quindi più risorse nè per pensioni, nè per  socialità, sanità, scuola, sicurezza o giustizia.

Per la RIPRESA ci vuole più IMPRESA! L’importanza della piena occupazione generata dalle imprese!

Ogni lavoratore disoccupato costa allo Stato 10.000 euro/anno ca. 

Ogni lavoratore occupato produce beni ed entrate allo Stato per 20.000 euro/anno ca.  (produce mediamente 70.000 euro/anno di prodotti e quindi di IVA ed altre imposte sui consumi e redditi per lo stato)

Ogni disoccupato in più genera allo Stato perdite per 30.000 euro/anno ca. (come sommatoria dei minori costi e maggiori entrate) 

3,6 milioni di disoccupati fanno perdere allo Stato 110 mld/anno in entrate e soprattutto fanno perdere allo stato 252 miliardi di PIL/anno, di mancata produzione: prima ragione della crisi attuale!

Se ipoteticamente avessimo piena occupazione il debito/PIL scenderebbe al 110% e la pressione fiscale sul PIL dal 50% al 40% .

CONCLUSIONI: dobbiamo ridurre la tassazione sulle imprese e sul lavoro per favorire la loro crescita e la piena occupazione, se vogliamo risanare lo Stato, ridando lavoro, dignità e reddito ai cittadini!

 

Manifestazione Rete SI 28 marzo a Bologna “Mai più martiri del fisco” partecipa