Risaniamo il Paese e, contestualmente, ci sia un rilancio immediato dell’economia. Basta con l’espropriazione dei beni dei cittadini attraverso tasse che vanno sempre più ad ingrassare la casta, la Germania e la bisca finanziaria internazionale.

L’Italia vuole rimanere in Europa, con la libera circolazione delle merci e delle persone, purchè siano rispettati e salvaguardati i diritti di tutte le sue comunità. Ciò comporta che vengano assunti dei seri provvedimenti sui temi dell’immigrazione e dell’occupazione. L’Europa che tutti si auspicano è quella che deve difendere le produzioni nazionali e regionali con prodotti agricoli e artigianali, il Made in Italy, regolando le importazioni selvagge che uccidono produzioni locali.

all’Europa dei lavoratori e dei talenti, dello sviluppo sostenibile e autosufficiente (energetico, agricolo, infrastrutturale). No alla sudditanza o alla dipendenza di prodotti alimentari, farmaceutici o industriali che impoveriscono gli stati ed i cittadini.

ad un a moneta comune solo se gestita dai governi eletti dai cittadini, che possono accedere ad un’informazione libera e a una giustizia che sia espressione del popolo e non di una casta di potenti. Basta con caste politiche, finanziarie e burocratiche che tolgono i beni ai cittadini attraverso le tasse.

ad uno stato che deve amministrare efficacemente le strutture pubbliche e che non deve spendere più della media dei 5 migliori paesi OCSE in spesa pubblica (35-40% del PIL). Diciamo no a enti e partecipate utilizzate solamente per dare poltrone ad amici.

Oggi il 75-80% dell’economia è gestita male. Chiediamo che le infrastrutture e i servizi non siano mai venduti, ma dati in concessione “in gestione competitiva” evitando monopoli o posizioni parassitarie! Devono ritornare in gara ogni 5 anni al miglior offerente permettendo così un risparmio certo sui servizi al cittadino.

Il nostro primo obiettivo è risanare il Paese riportando la spesa al massimo 40% del PIL, rilanciando la produzione (imprese e lavoro) e riappropriandoci della stampa moneta per avere le risorse a rilanciare il Paese. Con un Paese risanato e industrialmente forte non sarà più un problema decidere se rimanere nell’euro o meno.

Ma per diventare un Paese forte non dobbiamo più temere la Germania, la casta o le banche europee!!!

Vogliamo dire SI ad una politica realmente democratica, più ETICA e trasparente, con persone pulite e competenti, icona di un Paese che possa realmente proclamarsi libero.